“Una notizia terribile e un evento che rischiano di vanificare gli sforzi per la conservazione dell’orso bruno marsicano, il plantigrado più raro d’Europa. La notizia dell’uccisione di Amarena, orsa diventata suo malgrado prima star dei social e oggi simbolo della violenza insensata con cui qualcuno si rapporta alla natura, rappresenta un duro colpo per le speranze di sopravvivenza dell’orso in Appennino”. Lo scrive il Wwf in una nota, sottolineando che “quest’estate Amarena era stata avvistata e ripresa con due cuccioli dell’anno, ad oggi non ancora autosufficienti e il cui destino è dunque a forte rischio (i cuccioli di orso restano generalmente circa un anno e mezzo con la madre). Per questo il Parco si è già attivato per la loro ricerca ma non sarà facile ottenere risultati”.
“Oggi ad essere uccisa da un colpo di fucile e dall’ignoranza è una delle femmine di orso più prolifiche della storia recente della residua popolazione di orso marsicano. Un’orsa confidente, ma del tutto pacifica, Amarena era entrata nell’immaginario collettivo ed era divenuta orgoglio di una terra che ha nell’orso un simbolo della sua natura e della ricchezza del suo territorio”, precisa il Wwf.
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