Al governo Meloni 8 vice e 31 sottosegretari, Gava all’Ambiente

Ora priorità ai dossier più urgenti. In primis la Nota di aggiornamento al Def, che sarà nel prossimo Consiglio dei ministri, venerdì 4 novembre. Dove la premier spera di "discutere anche di energia"

La squadra c’è. Con la nomina avvenuta oggi in Cdm di 8 vice ministri e 31 sottosegretari, Giorgia Meloni completa il suo governo e ora può dedicarsi ai dossier più urgenti. In primis la Nota di aggiornamento al Def, che sarà nel prossimo Consiglio dei ministri, venerdì prossimo. Dove la premier spera di “discutere anche di energia“, oltre al fatto che in quell’occasione saranno assegnate le deleghe ai vari ministeri.

Tutti passaggi propedeutici all’appuntamento più importante per ogni esecutivo: la legge di Bilancio. Cosa non facile per la presidente di FdI, che avrà a disposizione una finestra davvero risicata per far combaciare tutte le tessere del puzzle. Infatti, non a caso, nella prima conferenza stampa dall’ingresso a Palazzo Chigi usa proprio un’espressione plastica: “Stiamo facendo una corsa contro il tempo“.

Entrando nel dettaglio, sono 18 le nuove figure di governo provenienti dalle file di Fratelli d’Italia, mentre la Lega ottiene 11 nomine, Forza Italia 8 e Noi moderati 1. Entra anche Vittorio Sgarbi, che sarà al ministero della Cultura. All’Ambiente e la sicurezza energetica fa il suo ritorno Vannia Gava, che riceve i galloni di vice del ministro Gilberto Pichetto Fratin: l’esponente della Lega era già stata sottosegretaria sia con Sergio Costa ai tempi del governo giallo-verde con premier Giuseppe Conte, sia con Roberto Cingolani con Mario Draghi alla guida di Palazzo Chigi. Nella squadra dell’ex Mite entra anche Claudio Barbaro, come sottosegretario, in quota FdI: romano, 67 anni, una lunga carriera come dirigente sportivo ma anche una buona esperienza politica. Entrato nel Consiglio comunale di Roma nel 1993 con il Msi, fu rieletto con An nel 1997; mentre dal 2008 al 2013 è deputato con il Pdl e dal 2018 al 2022 senatore prima con la Lega e poi con Fratelli d’Italia, dopo una breve parentesi al gruppo Misto. Al ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare saranno due sottosegretari ad affiancare Francesco Lollobrigida. Si tratta di Patrizio La Pietra, 61 anni, coordinatore di FdI per la provincia di Pistoia dal 2014, deputato nella legislatura 2018-2022, rieletto ma al Senato lo scorso 25 settembre; e Luigi D’Eramo, della Lega, classe 1976, deputato dal 2018 fino alle scorse elezioni politiche. Alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Matteo Salvini avrà al suo fianco, come vice, Edoardo Rixi, altro leghista, fortemente voluto dal segretario federale a Porta Pia, e Galeazzo Bignami (FdI). In squadra, come sottosegretario, ci sarà anche Tullio Ferrante (FI), classe 1989, avvocato originario della provincia di Napoli, eletto deputato lo scorso mese di settembre per la sua prima esperienza parlamentare. Al ministero dell’Economia, poi, nessuna sorpresa: in quota Fratelli d’Italia Maurizio Leo è il nuovo vice ministro, che affiancherà Giancarlo Giorgetti assieme ai sottosegretari Lucia Albano (sempre FdI), Federico Freni della Lega, che resta dunque al Mef dopo l’esperienza con il governo Draghi, e Sandra Savino, new entry da Forza Italia. Al ministero delle Imprese e made in Italy, l’ex Mise, un vice ministro, Valentino Valentini (FdI), e due sottosegretari: Fausta Bergamotto (FdI) e il leghista Massimo Bitonci.

Il resto della squadra è composto da Edmondo Cirielli (FdI) vice ministro, Giorgio Silli (Noi moderati) e Maria Tripodi (FI) sottosegretari alla Farnesina; Emanuele Prisco (FdI), Wanda Ferro (FdI) e Nicola Molteni (Lega) al Viminale; Francesco Paolo Sisto (FI) vice ministro, Andrea Delmastro delle Vedove (FdI) e Andrea Ostellari (Lega) alla Giustizia; Isabella Rauti (FdI) e Matteo Perego (FI) alla Difesa; Maria Teresa Bellucci (FdI) vice ministro e Claudio Durigon (Lega) sottosegretario al Lavoro e politiche sociali; Paola Frassinetti (FdI) all’Istruzione e merito; Augusta Montaruli (FdI) a Università e ricerca; Gianmarco Mazzi (FdI), Lucia Borgonzoni (Lega) e Vittorio Sgarbi alla Cultura; Marcello Gemmato (FdI) alla Salute; Giuseppina Castiello (Lega) e Matilde Siracusano (FI) ai rapporti con il Parlamento. Alla Presidenza del Consiglio dei ministri arrivano, poi, 4 sottosegretari: all’Innovazione Alessio Butti (FdI), all’Attuazione del programma di governo Giovanbattista Fazzolari (FdI), all’Editoria Alberto Barachini (FI) e al Cipe Alessandro Morelli (Lega). Ora la palla passa al Parlamento, dove nei prossimi giorni, al massimo una settimana – suggeriscono i rumors – dovranno essere composte le commissioni di Camera e Senato, con relativi presidenti e uffici di Presidenza. Dopodiché il quadro sarà completo e toccherà ai dossier, soprattutto energia e bollette, prendere la luce dei riflettori.