“Nessuno vuole vietare un bel piatto di insetti a chi lo desidera, ma non si racconti la barzelletta della sostenibilità”, commenta così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, la notizia che, dopo i grilli, anche le larve della farina hanno avuto il via libera come alimenti commestibili. “In un momento in cui la nostra produzione agroalimentare rischia di essere smantellata in nome di una sostenibilità ideologica che vorrebbe trasformare i nostri terreni agricoli in giardini improduttivi, esponendoci a quei rischi sull’approvvigionamento a cui la pandemia prima e la guerra poi ci hanno tragicamente abituati, è davvero pericoloso far credere che consumare grilli e larve sia la soluzione per salvaguardare il pianeta”.