“Abbiamo sprecato cinquant’anni. I semi dell’ambientalismo piantati nel 1972 non hanno germogliato come avrebbero potuto e adesso le finestre temporali per intervenire si sono ridotte”. Lo afferma Gianfranco Bologna, memoria storica dell’ecologismo italiano, per anni colonna del Wwf, di cui ora è presidente onorario della comunità scientifica. In una intervista a Repubblica, Bologna ripercorre i passi fatti dalla Conferenza di Stoccolma del 1972 a oggi non senza rammarico per poi giungere a una conclusione finale legata alla speranza: “È riposta nei giovani. E non mi riferisco solo agli attivisti. Confido per esempio nei giovani economisti che non considerano più ‘crescita’ e ‘mercato’ le loro uniche parole d’ordine”.
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