Metà Cina colpita da siccità: manca l’acqua anche in Tibet

Diverse grandi città hanno registrato i giorni più caldi della loro storia, con temperature fino a 45°C nel Sud-Ovest del Paese

siccità cina

La siccità ha colpito metà del territorio cinese a causa del caldo record di questa estate, che fa scarseggiare l’acqua anche in Tibet. La Cina non ha mai avuto un’estate così calda da quando sono iniziati i monitoraggi, nel 1961. Si tratta di una situazione senza precedenti sia per la durata che per l’estensione dell’ondata di calore. Diverse grandi città hanno registrato i giorni più caldi della loro storia, con temperature fino a 45°C nel Sud-Ovest del Paese. Come il fiume più grande del Paese, lo Yangtze, molti fiumi sono gravemente prosciugati.

La siccità ha colpito un’ampia fascia del Paese che comprende la parte meridionale della regione montuosa autonoma del Tibet e si estende alle regioni costiere orientali, cuore economico della Cina. Questa vasta area, con una popolazione totale di oltre 370 milioni, segue principalmente il corso del fiume Yangtze. Alcune parti del Tibet sono elencate come aree di siccità “grave” o “eccezionale” dall’Agenzia meteorologica nazionale.

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Queste condizioni rappresentano una sfida per l’agricoltura in un Paese che già normalmente ha un deficit di terreni coltivabili. Particolarmente problematica è la situazione per le colture di riso e soia, ad alta intensità idrica. Ieri il governo ha deciso di sbloccare aiuti per 10 miliardi di yuan (quasi 1,5 miliardi di euro) a sostegno degli agricoltori. Il denaro sarà utilizzato principalmente per garantire il raccolto autunnale di riso. Il prosciugamento dei fiumi, che alimentano le dighe, sta inoltre costringendo le autorità a razionare l’elettricità a livello locale.

(Photo credits: STR / AFP)