Energia, lavoro, Pnrr. Cosa accadrebbe con la caduta del Governo Draghi

Lo scenario potrebbe essere critico sull’iter dei principali provvedimenti già presentati alle Camere, da quelli sulle riforme per raggiungere gli obiettivi del Pnrr a quelli di conversione dei decreti-legge

Draghi

Le eventuali dimissioni del Governo potrebbero condurre a uno scenario estremamente critico sull’iter dei principali provvedimenti già presentati alle Camere, in particolare per quelli sulle riforme abilitanti per raggiungere gli obiettivi del Pnrr entro dicembre 2022 e quelli di conversione dei decreti-legge pendenti in Parlamento. È quanto emerge da una ‘ricognizione’ del ministero per i Rapporti con il Parlamento sui provvedimenti che rimarrebbero in sospeso.

La crisi, con eventuale scioglimento delle Camere, inciderebbe anche sull’adozione dei decreti legislativi attuativi di riforme già approvate dal Parlamento come le riforme della Giustizia e del Codice degli appalti, che rappresentano specifici impegni Pnrr. La situazione impedirebbe, inoltre, l’adozione di provvedimenti molto attesi dai cittadini come le misure relative al salario minimo e al contrasto della povertà. Si creerebbe, peraltro, anche una situazione di incertezza sull’adozione di misure volte a mitigare gli effetti dell’incremento dei costi dell’energia e dei carburanti.

RIFORME

Attualmente sono all’esame del Parlamento quattro riforme immediatamente riconducibili agli impegni Pnrr. Nelle prossime settimane dovrebbero essere presentate ulteriori nuove riforme, in particolare quelle in materia di alloggi universitari e la riforma degli istituti professionali. Di seguito le riforme attualmente all’esame del Parlamento: Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, approvato dalla Camera e assegnato in commissione Igiene e Sanità del Senato. Entro dicembre 2022 devono essere adottati i decreti attuativi; Giustizia e di processo tributari, assegnato alle commissioni riunite Giustizia e Finanze del Senato, da approvare entro dicembre 2022; Codice della proprietà industriale, assegnato alla commissione Industria di Palazzo Madama e da approvare entro il terzo trimestre del 2023; ddl Concorrenza, approvato dal Senato e assegnato in commissione Attività produttive della Camera, entro dicembre 2022 andranno adottati i decreti attuativi e gli accordi di maggioranza prevedevano l’approvazione definitiva del testo entro il mese di luglio.

RIFORMA FISCALE

Approvato dalla Camera e attualmente all’esame della commissione Finanze del Senato, anche se non è direttamente collegata al Pnrr.

DECRETI ATTUATIVI

Rispetto a diverse riforme recentemente approvate, sono necessari ancora diversi mesi per l’adozione dei decreti attuativi. In particolare per: Codice degli appalti, entro dicembre 2022; Processo civile, entro dicembre 2022; Processo penale, entro dicembre 2022; Ordinamento giudiziario, entro giugno 2023; delega Spettacolo, entro aprile 2023.

DECRETI IN CONVERSIONE

Attualmente in conversione nei diversi rami del Parlamento sono presenti tre decreti-legge. In caso di Governo dimissionario, qualora dovessero emergere posizioni contrapposte all’interno della maggioranza, ovvero ostruzionismo delle opposizioni, il governo non potrebbe ricorrere eventualmente alla questione di fiducia per garantire il rispetto dei termini costituzionali per la conversione. Tra i testi attualmente pendenti c’è il decreto Infrastrutture e mobilità, in scadenza il 15 agosto, in cui è stato presentato l’emendamento governativo di rifusione del decreto-legge materia di concessioni e infrastrutture autostradali e per l’accelerazione dei giudizi amministrativi. Tra l’altro, il provvedimento contiene norme volte ad agevolare il conseguimento degli obiettivi Pnrr, in particolare le disposizioni in materia di compiti della Commissione Via-Vas in ambito progetti Pnrr, quelle sul Giubileo di Roma del 2025, nonché le misure volte a semplificare l’attività del Consiglio superiore dei lavori pubblici per opere pubbliche legate a progetti PNRR. Il decreto-legge n. 85 che, invece, sarà rifusò nel DL infrastrutture e mobilità contiene una importante misura di semplificazione in materia di accelerazione dei giudizi amministrativi nell’ambito di progetti Pnrr. Infine, il decreto Semplificazioni fiscali, in scadenza il prossimo 20 agosto.