Inoltre, il documento impegna il governo a “intraprendere le iniziative necessarie presso le sedi istituzionali europee al fine di concordare politiche e strumenti comuni di intervento orientati a evitare che la persistenza dell’inflazione abbia ricadute negative sulla diseguaglianza sociale – in termini di distribuzione del reddito e della ricchezza – e sulla continuità operativa delle imprese, sull’occupazione e sulle famiglie”. Le opposizioni chiedono all’esecutivo di “rafforzare l’assegno unico; introdurre una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito, al fine di incrementare il tasso di occupazione femminile; adottare misure dirette ad ampliare i congedi parentali, incrementandone il trattamento economico e la fruibilità da parte di entrambi i genitori; rafforzare l’indennità di maternità; assicurare la realizzazione degli asili nido, come previsto dal Pnrr”, oltre a “garantire la salvaguardia della progressività e dell’equità del nostro sistema fiscale, rafforzando l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, prevedendo meccanismi premiali per i contribuenti leali, la tracciabilità dei pagamenti, l’incrocio delle banche dati, il potenziamento delle Agenzie fiscali, escludendo ogni ipotesi di ricorso a condoni fiscali” e “introdurre un salario minimo legale, salvaguardando la centralità della contrattazione collettiva nazionale”, evitando anche “lo smantellamento del reddito di cittadinanza”.