“Sono stati due anni tremendi: non potevamo immaginarlo quando mi avete affidato il mandato. Ma così è stato. E in questo 2022 in cui la speranza era di continuare con forza il rimbalzo realizzato dalla nostra industria e manifattura nel 2021, ci troviamo invece al terzo mese di invasione russa dell’Ucraina, che ha aggiunto nuovi enormi impatti asimmetrici sull’economia nostra, europea e mondiale”. Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel suo intervento all’assemblea privata dei soci, richiamando “per sommi capi le sfide a cui abbiamo dovuto rispondere”. Tra queste emergenza Covid e ora crisi energetica e impatto sulle imprese. “Ho fortemente voluto questa nostra Assemblea privata perché essa coincide con l’esatta metà del mio mandato, ed è dunque l’occasione per capire meglio che cosa abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni, come lo abbiamo fatto, e come indirizzare il nostro operato nel biennio a venire”, spiega Bonomi. L’invasione russa dell’Ucraina “ha fatto esplodere la bolletta energetica per famiglie e imprese, ha accresciuto in maniera strutturale i costi già proibitivi e sottostimati dell’accelerazione della transizione energetica, ha interrotto catene cerealicole che oggi rischiano di consegnare a fame e proteste di massa molti Paesi africani del Mediterraneo e rimbalza e potenzia gli effetti sul commercio via mare degli enormi lockdown adottati dalla Cina in megalopoli i cui porti da soli totalizzano oltre il 30% dei flussi via mare da e per la Cina”.