“L’economia italiana è, con quella tedesca, tra le più colpite dall’aumento del prezzo del gas, per la quota elevata di importazioni dalla Russia e per la rilevanza dell’industria manifatturiera, che ne fa ampio uso. In gennaio ci attendevamo che il prodotto tornasse sul livello precedente lo scoppio della pandemia intorno alla metà di quest’anno e prefiguravamo una solida espansione, superiore in media al 3%, nel biennio 2022-23. La guerra ha radicalmente accentuato l’incertezza su queste prospettive”. Lo dice il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali sulla Relazione annuale.