Energia, da Berlusconi interrogazioni a Ue su sospensione Ets e carburante Lng

Silvio Berlusconi scende in campo nel contrasto alle conseguenze della crisi energetica. Con due interrogazioni al Parlamento europeo per sollecitare la Commissione europea ad intervenire per mitigare gli effetti dei rincari delle bollette. Nella prima si legge: “La guerra in Ucraina e le sue conseguenze geopolitiche hanno comportato una significativa riduzione della disponibilità di gas. Di conseguenza, la produzione di energia si sta spostando maggiormente verso combustibili fossili come il carbone, che ha emissioni di Co2 più elevate. Questo – continua il Cav – ha conseguenze immediate sul prezzo della Co2 e sui costi dei certificati verdi che le aziende devono sostenere. Il prezzo di una tonnellata di Co2 si aggira già intorno ai 70 euro, una cifra che secondo la Commissione sarà raggiunta non prima del 2030”. Inoltre, “l’Ets/Co2 è una componente importante del prezzo dell’elettricità, e potrebbe diventarlo ancora di più a seguito delle conseguenze sopra citate”, dunque “alla luce di questa situazione, è necessario considerare l’impatto della riforma dell’Ets sull’offerta di certificati di emissione. La Commissione non ritiene opportuno, come meccanismo di ‘emergenza’, intervenire sull’Ets?”. E “ritiene la Commissione che una sospensione temporanea dell’Ets, ad esempio sospendendo l’obbligo di restituire i certificati Ets, sospendendo la vendita all’asta e lo scambio di quote di emissione, pur mantenendo operativi il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni, sia una misura adeguata ed efficace per far fronte all’emergenza energetica che l’Europa sta vivendo?”. (Segue)