Versalis: “La fame è grande, con rinnovabili nuovi orizzonti”

L'ad, Adriano Alfani, parla del futuro green della società del gruppo Eni che, dall'inizio del 2022, produce bioetanolo advanced partendo da biomasse di legno e cellulosa

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La fame è sempre più grande” e le rinnovabili ci consentono “di ampliare il nostro portafoglio di prodotti“. L’amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani, parla del futuro green della società del gruppo Eni impegnata nella chimica verde, e lo fa da Crescentino, in provincia di Vercelli durante un incontro con le istituzioni del territorio per visitare l’impianto che, dall’inizio del 2022 produce bioetanolo advanced partendo da biomasse di legno e cellulosa. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente di Versalis, Marco Petracchini e il governatore piemontese, Alberto Cirio. “Qui ad esempio – ha aggiunto Alfani riferendosi al sito del vercellese – stiamo valutando di produrre anche biogas e bioetanoloperché “per essere primi bisogna sì produrre, ma anche innovare“.

Versalis, ha ricordato l’ad, “sta spingendo tantissimo sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e delle fonti rinnovabili perché vogliamo dare al mercato prodotti decarbonizzati“. “Siamo la prima azienda chimica italiana non per volume – ha aggiunto Alfani – ma perché siamo sostenibili e specializzati. Per essere primi bisogna innovare ed è quello che stiamo facendo“.

E proprio grazie alla sua politica di sostenibilità, Versalis ha ottenuto la valutazione Platinum, il massimo livello del rating EcoVadis per la responsabilità sociale d’impresa. “Questo importante riconoscimento – ha detto Alfani – conferma il costante impegno di Versalis in tutti gli ambiti della sostenibilità, mettendo in atto le buone pratiche e integrandole nei sistemi di gestione dei processi aziendali. Il massimo rating ottenuto posiziona la nostra azienda al top del settore ed è il risultato di un grande lavoro di squadra”.

Acquisito nel 2018 da Versalis, il sito di Crescentino è stato riconfigurato grazie a importanti investimenti e ha avviato la produzione di bioetanolo advanced, in conformità con la normativa europea per lo sviluppo delle energie rinnovabili RED II, in quanto deriva da materie prime che non sono non in competizione con la filiera alimentare. In sostanza, si tratta di scarti di altre lavorazioni, reperite in aree vicine allo stabilimento, promuovendo una filiera a corto raggio e supportando i produttori locali. Il bioetanolo è prodotto attraverso la tecnologia Proesa1, una delle più innovative al mondo su scala industriale nel settore della chimica da biomasse, è certificato ISCC-EU e sarà utilizzato per la formulazione di benzina con componente rinnovabile. A Crescentino viene prodotto anche un disinfettante per mani e superfici, presidio medico chirurgico realizzato utilizzando come principio attivo l’etanolo di origine vegetale.

Il sito di Crescentino – ha ricordato Petracchini – ha per noi una straordinaria importanza dal punto di vista strategico perché è il primo esempio al mondo di applicazione industriale della tecnologia Proesa (Produzione di etanolo da biomasse) per la produzione di energia rinnovabile“.

Lo stabilimento si basa sulla circolarità: si autosostiene dal punto di vista energetico, grazie alla produzione di energia elettrica rinnovabile e vapore dalla centrale termoelettrica che viene alimentata da biomasse a filiera corta e dalla lignina coprodotta dal processo. Un complesso impianto di trattamento acque consente anche la produzione di biogas, a sua volta impiegato per la produzione di vapore. Inoltre, l’impianto è in grado di riciclare l’acqua utilizzata, riducendone drasticamente il consumo.