“Anche ieri in Italia sono arrivati dalla Russia 10 milioni di metri cubi di gas, volume marginale rispetto ai picchi di 100 milioni che prendevamo negli anni passati nei momenti di maggiore domanda. Certo, i volumi si sono ridotti di parecchio, ma non si sono mai interrotti e per i mercati questo è importante”. Lo scrive Davide tabarelli, presidente di Nomisma energia, in un intervento su il Sole 24 Ore. E prosegue: “Ecco, i flussi non si sono mai interrotti. È stato il rischio che ciò potesse accadere che ha alimentato il panico e fatto esplodere le quotazioni del gas a livelli fino a 10 volte quelli di questi giorni. I prezzi spot, come anche i futures, riflettono non solo le condizioni immediate di domanda e offerta, ma anche le aspettative sul futuro, attraverso il meccanismo delle scorte. Questo è importante, perché come al rialzo è bastato il rischio che vi fosse un ammanco dalla Russia per fare esplodere i prezzi, così, al ribasso, aiuta tantissimo oggi il fatto che il flusso non si sia mai interrotto e che, per i prossimi mesi, questo non si prevede che accada”. la conclusione di Tabarelli è chiara: “Nel frattempo l’Italia sta completando, con grande fatica, il suo primo rigassificatore post emergenza: quello di Piombino, un miracolo, visto che è stato portato a terra in poco più di un anno in un Paese che non si riesce mai a fare nulla. Ma la sua capacità sarà di 5 miliardi di metri cubi l’anno e il gemello di Ravenna arriverà solo nel 2024. Nel frattempo ci aspetta un altro inverno e per passarlo indenni le importazioni dalla Russia continueranno a contare”.