Romero, a Rabat il salesiano che denuncia piaga siccità in Africa

Cristóbal López Romero (Spagna), 72 anni – Salesiano di Don Bosco, è arcivescovo di Rabat, in Marocco, dalla fine del 2017, creato cardinale da Papa Francesco il 5 ottobre 2019.

Nato nel 1952 a Vélez-Rubio, nella diocesi di Almería, tra il 1984 e il 2002 è stato in Paraguay e dal 2003 è in Marocco. Qui, dove i cattolici rappresentano meno dello 0,1% della popolazione, il cardinale Romero guida una Chiesa che si definisce “sacramento dell’incontro”, promuovendo il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica con la maggioranza musulmana.

La sua enfasi sul dialogo e sulla solidarietà si estende alla promozione di un mondo più giusto e sostenibile. Nel 2022, sull’ondata di caldo e siccità in Marocco ha denunciato una situazione non emergenziale, ma “cronica”: “Quello che dice il Papa nella Laudato Si’ è un invito a prendere in considerazione il pianeta come casa comune di tutti e a tenere conto che l’umanità è parte del pianeta, non come dominatori ma come amministratori responsabili”, osserva l’arcivescovo.

Sull’Africa, ricorda in una intervista al Sir, “le terre sono ricchissime di risorse naturali ma è un continente delicato che non possiamo permetterci di distruggere”. Distruggere i boschi o mal gestire l’acqua significa per Romero “attentare contro la vita del pianeta e contro la vita umana”. Il cardinale sottolinea l’importanza del dialogo interreligioso come mezzo per costruire un mondo migliore: “Il dialogo interreligioso non è un fine, ma un mezzo. Permette di sentirci meglio, di apprezzarci e, infine, di ottenere la fiducia per lavorare insieme per la pace, la fraternità e la creazione di un mondo migliore“. Il cardinale evidenzia come la Chiesa in Marocco metta in pratica gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, in particolare riguardo al dialogo interreligioso e alla centralità della Parola di Dio: “Noi cristiani in Marocco, nel nord dell’Africa, ci definiamo ‘sacramento dell’incontro’: cerchiamo di promuovere l’incontro tra cristiani e musulmani”.

Particolarmente sensibile al tema dei migranti, Romero può essere considerato uno dei principali interpreti del pensiero di Bergoglio, avendo lavorato per rendere il Mediterraneo una frontiera di pace.

mariaelena.ribezzo

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