L’Italia svolta a destra, stravince Fratelli d’Italia: è il primo partito

A Giorgia Meloni il 26%, dei voti, il Pd sfiora il 20%, crolla la Lega. M5S terza forza. Adesso ci sono da risolvere il problema energetico e da attuare la svolta green

Ha vinto il centrodestra, in maniera netta. Fratelli d’Italia è il primo partito con oltre il 26%dei voti, il Partito democratico non arriva invece al 20%, mentre Azione e Italia Viva, ovvero il Terzo Polo, non riesce a sfondare quota 19%. Il Movimento 5 Stelle, dimezza i suoi voti rispetto al 2018, ma comunque conferma il recupero e si attesta intorno al 15%. La lunga notte elettorale ha emesso queste sentenze, assieme ad alcune esclusioni illustri: come quella del ministro degli esteri Luigi Di Maio, battuto in Campania da Sergio Costa, oppure quella probabile di Emma Bonino, mentre Carlo Calenda è stato sconfitto a Roma anche se ha un ‘paracadute’ e dovrebbe entrare in Parlamento.

Giorgia Meloni ha tenuto un comizio in piena notte per celebrare il suo trionfo e quello del suo partito che ha fatto razzia di seggi in parlamento: “Sarà un governo a guida FdI”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia che, verosimilmente, diventerà la prima donna presidente del Consiglio. “Dalle urne è arrivata un’indicazione chiara, se saremo chiamati a governare questo Paese lo faremo per tutti gli italiani”, ha aggiunto Meloni che ha esibito un cartello con scritto “Grazie Italia“.  Per il Partito democratico ha parlato Debora Serracchiani. “La destra ha la maggioranza in Parlamento ma non del Paese. Il risultato del Terzo Polo è stato al di sotto delle aspettative. Questa è una giornata triste ma siamo la prima forza dell’opposizione“.

Sul tavolo di chi andrà a governare ci sono i temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale, ovvero la crisi energetica, il caro bollette e l’attesa svolta green per mantenere fede agli accordi presi con l’Europa sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici.

La coalizione formata da Fdi, Fi, Lega e Moderati in un paio di pagine ha suddiviso i temi green in due macroaree: energia e ambiente. In sintesi. Energia. La sfida è quella dell’autosufficienza attraverso aumento della produzione dell’energia rinnovabile, diversificazione degli approvvigionamenti, pieno utilizzo delle risorse nazionali anche riattivando e realizzando pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti, sostegno alle politiche di price-cap a livello europeo e ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione “senza veti e preconcetti”, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro.
Ambiente. Innanzitutto la coalizione si propone di rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici. C’è poi l’idea di dare via a più piani straordinari. Uno strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili.
Un altro piano è quello relativo alla tutela e alla salvaguardia della qualità delle acque marittime e interne e all’efficientamento delle reti idriche per limitare il fenomeno della dispersione delle acque. Il terzo programma straordinario è quello che prevede interventi mirati a rischio per combattere il dissesto idrogeologico.
Non manca poi il proposito di rimboschire e piantumare, soprattutto nelle zone colpite da incendi o calamità naturali.
Infine incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e promuovere e favorire politiche di mobilità urbana sostenibile.