Sostenibilità, economia circolare e app per smaltire i rifiuti: il piano di Nestlé

Norreri: "Per noi il concetto di buono non riguarda solo il gusto del cibo, ma anche quanto questo sia bilanciato a livello nutrizionale, quanto sia rispettoso del territorio e di chi lo produce”

Una app per aiutare i consumatori a conferire i rifiuti. Una ‘Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio’, fondata nel 2021 da Nespresso in partnership con Illycaffè, che da febbraio 2023 si è ulteriormente potenziata con l’ingresso di Starbucks by Nespresso. Sono solo alcuni dei tanti progetti che il Gruppo Nestlé in Italia porta avanti nel suo percorso di sostenibilità. Ma come riuscire a coniugare l’impegno verso un sistema alimentare rigenerativo con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050? “‘Good food Good life’ è il purpose di Nestlé che riguarda tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione”, spiega a GEA Valeria Norreri, Strategic Group Marketing and Communication Manager di Nestlé Italia. La nostra promessa si applica su tre ambiti: le Persone, il Pianeta e le Comunità. “Perché per Nestlé il concetto di “buono” non riguarda solo il gusto del cibo, ma anche quanto questo sia bilanciato a livello nutrizionale, quanto sia rispettoso del territorio e di chi lo produce”, continua Norreri. Una dichiarazione di intenti che si traduce in atti concreti e in impegni per il futuro ben definiti. Ad esempio, già oggi il 97% delle confezioni prodotte in Italia è riciclabile. O ancora, le fabbriche Nestlé in Italia, acquistano il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili e inviano a riciclo o recupero circa il 99% dei propri rifiuti.

Pioniera nel riservare grande attenzione al tema del corretto conferimento dei rifiuti, nel 2020 Nestlé ha lanciato l’app ‘Dove lo butto?‘, piattaforma digitale creata con l’obiettivo di informare e aiutare i consumatori in modo rapido e intuitivo sul corretto smaltimento delle confezioni dei prodotti, in qualsiasi parte d’Italia si trovino. “Nel nostro Paese, infatti, le regole per la differenziata variano tra un territorio all’altro a causa delle esigenze tecniche e operative con cui si interfacciano le diverse municipalizzate locali. Si pensi ai contenitori per liquidi a base carta, come il TetraPack: a seconda del Comune di riferimento, possono essere conferiti assieme alla carta, o al multimateriale, insieme alla plastica. Ne consegue che non sempre i consumatori siano certi di come smaltire correttamente gli imballaggi dei prodotti che utilizzano. La piattaforma vuole quindi supportarli nel rispondere alla domanda più comune che tutti almeno una volta ci siamo posti davanti ai bidoncini della raccolta differenziata: ‘… E questo, dove lo butto?‘”, spiega Valeria Norreri.

Ed è proprio questo uno degli argomenti che Nestlé presenterà ai ragazzi in occasione di ‘GEA EDU-Idee per il futuro’, il progetto didattico promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione di WITHUB S.p.A, e destinato alle scuole secondarie di II grado. “Nestlé ha sempre ritenuto fondamentali i progetti educativi rivolti a una sensibilizzazione degli stili di vita, per questo abbiamo aderito con interesse. Da tempo lavoriamo per raggiungere obiettivi importanti attraverso i nostri prodotti, le nostre marche e le nostre persone che sono in prima linea per guidare il percorso di crescita sostenibile dell’azienda”, continua Norreri ricordando che un Gruppo come Nestlé studia con attenzione dove e come “muoversi perché grandi dimensioni portano con sé grandi responsabilità. Da soli possiamo raggiungere grandi risultati, ma per fare davvero la differenza dobbiamo adottare soluzioni collaborative. Questo implica coinvolgere i nostri consumatori, che supportiamo nella corretta raccolta differenziata degli imballaggi e ispiriamo attraverso il gioco. Ma anche collaborare con i nostri clienti e le istituzioni, e soprattutto creare una cultura della sostenibilità nelle nuove generazioni favorendo la conoscenza e la consapevolezza verso buoni stili di vita alimentari e pratiche quotidiane”.