Ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Ue entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. I negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio Ue hanno raggiunto ieri sera un accordo politico su uno dei dossier più controversi dell’agenda verde dell’Ue, la proposta di regolamento sul ripristino della natura proposto dalla Commissione europea a giugno 2022. Tra i timori per la sicurezza alimentare, la proposta è stata per mesi oggetto di critiche da parte del centrodestra all’Eurocamera e di diversi Stati membri, come l’Italia (che nel voto in Consiglio a giugno ha votato contro il provvedimento). Alla fine i negoziatori del Parlamento europeo e degli Stati membri hanno concordato un documento annacquato rispetto alla proposta di Bruxelles per riportare almeno il 20% delle terre e dei mari allo stato originale. (Segue)