In 14 anni, dal 2008 al 2021, in Italia sono stati registrati 5.298 incendi, che hanno incenerito oltre 723.924 ettari, un’area grande quasi quanto l’intera regione Umbria. E’ quanto emerge dal nuovo report ‘Italia in fumo’ realizzato da Legambiente che, anticipando i dati Ecomafia 2022 e analizzando i dati satellitari dell’EFFIS, fa il punto sul patrimonio boschivo e non andato in fumo. Gli incendi degli ultimi 14 anni hanno interessato i territori di almeno 1.296 Comuni (corrispondenti al 16,39% dei comuni italiani), distribuiti in 19 tra Regioni e Province autonome.
Qui, dice Legambiente, “più di qualcosa non ha funzionato nelle azioni di prevenzione e lotta attiva agli incendi. Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna, Lazio e Puglia i territori da presidiare con maggiore efficacia durante tutto l’anno rafforzando le attività investigative per prevenire i rischi e accertare le responsabilità”. Ad essere in pericolo sono soprattutto i ‘gioielli del Paese’: aree protette e siti rete natura 2000. “L’azione criminale insiste, nel tempo – prosegue Legambiente – su aree geografiche ben delimitate e proprio in queste aree di pregio più di qualcosa non ha funzionato nelle azioni di prevenzione, contrasto e lotta attiva agli incendi”.
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