Francia e Spagna hanno ribadito il loro sostegno al divieto, previsto per il 2035, di vendita di nuove auto con motore a combustione interna nell’Unione Europea. Questa misura è stata decisa diversi anni fa da Bruxelles, ma è contestata con ogni mezzo da Italia e Germania. Questa misura, la più emblematica del Green Deal europeo, è sempre più contestata dalle case automobilistiche, che chiedono a gran voce un allentamento delle norme. In questa fase, la Commissione europea mantiene la sua posizione, ma la pressione aumenta: la legge vigente prevedeva una rivalutazione della misura e dei suoi impatti nel 2026. L’esecutivo europeo ha promesso di affrontare la questione entro la fine dell’anno. In una lettera rivelata dall’agenzia di stampa Contexte e visionata dall’AFP, Francia e Spagna assicurano che la revisione prevista dalla Commissione non dovrà “in alcun modo mettere in discussione l’obiettivo zero emissioni” per il 2035. “La scadenza del 2035 è un punto di riferimento essenziale per il settore automobilistico”, sostengono. Entrambi i Paesi affermano il loro sostegno alla “flessibilità” per il settore, a condizione che vada a vantaggio dell’industria automobilistica europea.
Questa lettera sarà all’ordine del giorno dei colloqui tra i 27 ministri dell’ambiente nel tardo pomeriggio di martedì.
(AFP)
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