Gli azionisti di Avio hanno approvato un aumento di capitale di 400 milioni. “Non solo — dice Giulio Ranzo, amministratore delegato dell’azienda in un colloquio con il Corriere L’Economia —. A questa cifra si possono aggiungere, quando lo ritenessimo adeguato ed entro cinque anni, altri 160 milioni, se le opportunità di business si riveleranno favorevoli”. Avio produce il vettore spaziale Vega-C per portare satelliti in orbita e motori a razzo per i missili della difesa: “Le tecnologie sono le stesse — aggiunge — e dobbiamo accelerare. Questa è la parola d’ordine, per rispondere alla domanda che è superiore all’offerta”. L’80% dell’aumento di capitale servirà per la costruzione di una fabbrica sulla costa orientale degli Stati Uniti nella quale si produrranno, con due rilevanti contratti appena firmati, motori per i missili dell’Us Army, l’esercito americano, e per quelli forniti dalla Raytheon alla Us Navy, la marina. “L’obiettivo a cui ci dedichiamo da almeno tre anni — aggiunge Ranzo — è ingrandire l’azienda e triplicare i ricavi entro un decennio raggiungendo 1,5 miliardi di euro, con una ripartizione tra civile e militare del 50 per cento ciascuno. Per arrivarci, bisogna investire oltre i finanziamenti pubblici. La prospettiva è ambiziosa, ma ragionevole nel nuovo contesto internazionale e condivisa dagli investitori che giudicano le opportunità forse ancora maggiori, soprattutto nella difesa, di quanto le valutazioni odierne suggeriscano. Però è necessario cambiare approccio nella produzione, integrandola maggiormente per passare dai numeri piccoli di oggi ai grandi volumi: impariamo dall’industria automobilistica”.
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