L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha aumentato per il secondo anno consecutivo le sue proiezioni sulla produzione di energia nucleare, in conseguenza della crisi energetica e i cambiamenti climatici, che ravvivano l’interesse per il sistema a fusione. Sotto la spinta di questi due fattori “i governi stanno ripensando i loro portafogli a favore dell’energia nucleare”, si legge in una nota dell’organismo delle Nazioni Unite. Sperano di garantire le loro forniture energetiche, mentre “la pandemia di Covidi-19, le tensioni geopolitiche e il conflitto in Ucraina hanno interrotto i flussi e fatto impennare i prezzi”. Nello scenario più favorevole, l’Aiea prevede che la capacità installata sarà più che raddoppiata, passando dagli attuali 390 GW a 873 gigawatt nel 2050. In precedenza aveva previsto 792 GW. Ma “per raggiungere questo obiettivo, devono essere superate molte sfide”, avverte l’Agenzia, citando “l’armonizzazione normativa e industriale”. (Segue)
(AFP)
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