“Sullo sfondo rimane un’emergenza di fondo che è quella di lavorare velocemente ad un vero mercato unico europeo dell’energia e a un piano strategico energetico che renda l’Europa sempre più autosufficiente, perché il tema del gas incrocia anche quello della politica estera e della geopolitica: se guardiamo agli Stati Uniti da una parte e alla Russia dall’altra”. Lo dice a GEA l’eurodeputato del Partito Democratico, Dario Nardella, membro della commissione Industria, Ricerca ed Energia (Itre) del Parlamento europeo, commentando la notizia della fine dell’accordo, siglato il 30 dicembre 2019, tra Gazprom e Naftogaz Ukrainy che permetteva il transito, dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2024, di almeno 225 miliardi di metri cubi di gas russo all’Europa via Ucraina.
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