Luce verde dal Parlamento Europeo alla proposta della Commissione europea di riempire le riserve di gas all’80% entro il primo novembre 2022 e al 90% a partire dagli anni successivi. Una proposta avanzata dall’Esecutivo europeo il 23 marzo nel quadro del piano per rendere l’UE meno dipendente dai combustibili, in particolare, dal gas importati dalla Russia, in risposta alla guerra in Ucraina. La proposta è stata approvata con procedura d’urgenza con 516 voti favorevoli, 25 contrari e 15 astenuti durante la sessione plenaria in corso a Strasburgo e apre la strada ai negoziati con gli Stati membri per un accordo politico tra le istituzioni europee. Gli eurodeputati hanno sostenuto l’iniziativa della Commissione perché tutti gli operatori di stoccaggio sul mercato europeo siano obbligati ad avere una certificazione, per evitare rischi derivanti da interferenze esterne. Un riferimento indirizzato tra gli altri a Gazprom, la compagnia energetica russa da cui l’UE acquista il gas e su cui ha avviato un’indagine per comportamento anomalo sul mercato energetico.
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