“Il Pnrr non è lo strumento adatto”. Risponde così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ai microfoni di Sky Tg24, alla domanda se non sia possibile spostare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sulle opere utili a combattere il dissesto idrogeologico. “Il Piano ha una scadenza e queste sono opere che non si possono chiudere in due anni, quindi onestamente non è il Pnrr la soluzione di tutto questo”, spiega. Aggiungendo, quando gli viene chiesto se lo cambierebbe il piano: “Se pensiamo che le tempistiche per ogni progetto di una certa consistenza sul dissesto è di minimo un anno, un anno e mezzo, e il Pnrr lo chiudiamo a giugno 2026, non è fattibile. Dobbiamo essere realistici. Ma, ripeto, non è una questione di stanziamenti, ma di avere una sequenza di scelte programmatiche chiare”.
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