“I danni agli ambienti marini, come ad altri colpiscono in modo sproporzionato i più poveri e vulnerabili dei nostri fratelli e sorelle, i cui mezzi di sostentamento sono addirittura minacciati di estinzione”. Lo ha detto Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti al venticinquesimo Congresso Mondiale di Stella Maris – Apostolato del Mare – che si svolge a Glasgow, in Scozia, dal 2 al 5 ottobre. “Confido, quindi – ha aggiunto – che Stella Maris non esiterà mai a richiamare l’attenzione sulle questioni che privano molti all’interno della comunità marittima della loro dignità umana conferita da Dio”.
“Il creato, la nostra casa comune – ha detto Papa Francesco – è costituito da una vasta distesa d’acqua, essenziale per la vita e il commercio umano, per non parlare del turismo. Non sorprende, quindi, che circa il novanta per cento delle merci mondiali sia trasportato dalle navi, cosa resa possibile dal lavoro quotidiano di oltre un milione e mezzo di persone, molte delle quali lontane per mesi dalla sostegno delle loro famiglie e delle loro comunità sociali e religiose”. Il pontefice ha ricordato che nonostante i progressi tecnologici, “molti lavoratori marittimi sono soggetti non solo alle suddette sfide associate alla separazione dalle loro terre d’origine, ma continuano anche a soffrire per una serie di condizioni di lavoro ingiuste e altre privazioni, aggravato anche dagli effetti del cambiamento climatico”.
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