Nel suo ultimo rapporto semestrale, la Banca Mondiale segnala che il decennio 2020-2029 rischia di essere il più debole per l’economia globale da oltre 60 anni. L’istituto di credito con sede a Washington ha ridotto le sue previsioni di crescita del Pil per quest’anno al 2,3% (dal 2,7% di gennaio) e al 2,4% nel 2026, ovvero il tasso di crescita più lento dal 2008. Tra le cause, si evidenziano in particolar modo le tensioni commerciali innescate dai dazi Usa e il conflitto commerciale con la Cina e l’Ue. “La crescita potrebbe rivelarsi inferiore se le restrizioni commerciali dovessero intensificarsi o se persistesse l’incertezza politica, il che potrebbe anche tradursi in un accumulo di stress finanziario”, ha spiegato la Banca Mondiale nel suo rapporto ‘Global Economic Prospects’.
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