“In Polonia il clima di tensione si vive dall’invasione su larga scala è concreto, reale. Siamo spaventati, ma non siamo sorpresi, non abbiamo mai smesso di seguire quello che succede in Ucraina, quindi sapevamo che sarebbe successo qualcosa. Già nei giorni scorsi erano iniziati i preparativi per le esercitazioni Zapad 2025 in Bielorussia. L’ultima volta, dopo Zapad, la Russia ha invaso l’Ucraina. E il 28 agosto il governo ha annunciato la distribuzione di un libretto per i cittadini: istruzioni su cosa fare in caso di attacco militare, di cyberattacchi, di campagne di disinformazione”. Lo dice Maria Mikolajewska, analista e giornalista polacca. In un dialogo con la Stampa spiega ancora: “Questa volta nessuno parla di un errore, a parte i russi. Per la prima volta, secondo Varsavia, i droni sono entrati dalla Bielorussia e non dall’Ucraina e quindi, non sarebbero stati disorientati o spinti fuori rotta, come altre volte si è ipotizzato. È un salto di qualità”.
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