“Noi riteniamo prima di tutto che il settore agricolo non debba essere considerato un settore industriale, per cui debba avere una normativa a parte, e siamo contrari alla proposta della Commissione” sulla direttiva sulle emissioni industriali. È quanto dichiarato da Cristina Tinelli, responsabile dell’ufficio Confagricoltura a Bruxelles, parlando con GEA prima del voto della sessione plenaria del Parlamento Ue sullo strumento legislativo concordato a fine novembre 2023 per regolare l’inquinamento provocato dagli impianti industriali, compresi gli allevamenti intensivi di bestiame. A luglio 2023 “il Parlamento Europeo a Strasburgo ha confermato in plenaria lo status quo”, ma la denuncia di Confagricoltura riguarda il fatto che “il testo uscito dai triloghi” tra i negoziatori di Parlamento e Consiglio dell’Ue “per i suini e galline ovaiole dimezza il numero di animali che servono per essere sottoposti alla direttiva”, ha aggiunto Tinelli.
Nuove responsabilità all’interno del management Volkswagen, con effetto dal 1° novembre 2025. Tutti i ruoli…
"Abbiamo approvato una manovra molto seria ed equilibrata, che si concentra sulle priorità delle manovre…
"Ciò che voglio trasmettere, dal punto di vista della Commissione europea e dal punto di…
Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von…
"Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,9% della domanda elettrica (era 39,4% a settembre 2024)".…
"Dobbiamo recuperare il sacrosanto principio di neutralità tecnologica. Solo così sosterremo la nostra filiera metalmeccanica".…