Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, chiede al governo un confronto serio. In un colloquio con La Stampa spiega che con la direttiva sulle case green, invece di fare “interventi spot sui bonus edilizi occorre pensare a misure strutturali”. Brancaccio poi dice: “Si può lavorare a strumenti di lungo periodo che dovranno tener conto delle fasce di reddito, perché giustamente non si può pensare che con i soldi pubblici si possa efficientare tutto il patrimonio immobiliare. Ma occorre anche intervenire sulla messa in sicurezza dal punto di vista sismico”. Il settore, aggiunge, si trova “in una fase tutto sommato positiva perché c’è il Pnrr, se non ci fosse sarebbe un disastro, però già in questo ultimo trimestre temiamo un segno negativo”. Poi parla della legge di Bilancio: “Non c’è un grande piano di investimenti, le prime risorse per le infrastrutture sono previste nel 2027, ma noi dobbiamo avere stabilità e costruire il futuro. Abbiamo avuto un decennio devastante tra il 2008 e il 2020, tra fallimenti e perdita di competenze, chi è sopravvissuto si è ripreso in questi anni, però una volta finito il Pnrr non ci si può rassegnare al tracollo. Serve una programmazione seria di cinque-dieci anni che purtroppo non vedo”.
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