Il clima influenza la diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare

Il clima influenza l’incidenza delle malattie trasmesse dalle zanzare: quello locale su scala annuale, mentre i cambiamenti globali sono statisticamente riscontrabili ogni 2-4 anni. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Science Advances e condotto da un team di scienziati guidati da Bernard Cazelles dell’Institut de Biologie de l’Ecole Normale Superieure della Sorbonne, che hanno analizzato una lunga serie di dati relativi alla alla malaria e alla febbre dengue provenienti da diversi Paesi su varie scale temporali, da anni a decenni. Per gli esperti questi risultati potrebbero contribuire a migliorare i sistemi di allerta precoce per le epidemie.

Le malattie trasmesse dalle zanzare continuano a minacciare la salute pubblica in tutto il mondo, soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali. Le epidemie di malaria, virus Zika, dengue e febbre del Nilo occidentale sono influenzate da una serie di fattori, tra cui l’evoluzione dei patogeni e le condizioni socioeconomiche. I ricercatori tendono a concordare sul fatto che anche le variabili climatiche, come l’umidità locale e l’andamento delle precipitazioni, svolgono un ruolo importante. Alcuni focolai sono stati associati anche a El Niño-Southern Oscillation, un indice di variabilità climatica globale.

Tuttavia, pochi studi sono stati in grado di distinguere i fattori climatici locali da quelli globali che determinano le epidemie. Per colmare questa lacuna, Cazelles colleghi hanno analizzato le variabili climatiche locali e globali che si ritiene influenzino l’incidenza delle malattie trasmesse dalle zanzare nei Paesi dell’Asia meridionale/sudorientale, dell’America centrale/sudorientale e dell’Africa subsahariana. Utilizzando osservazioni climatiche allineate con 197 serie temporali di incidenza di malaria e febbre dengue che coprono un arco temporale di circa tre decenni, i ricercatori hanno individuato le scale temporali in cui queste malattie presentano forti associazioni con i fattori climatici locali (ad esempio, temperatura, precipitazioni e umidità) e globali (come El Niño-Southern Oscillation).

I risultati suggeriscono che le condizioni climatiche locali hanno generalmente influenzato la variazione dell’incidenza delle malattie su scale temporali stagionali (annuali), mentre le condizioni climatiche globali hanno influenzato la loro incidenza su scale temporali da 2 a 4 anni. Gli autori affermano che i risultati supportano la crescente evidenza che i fattori climatici possono influenzare l’emergere di malattie trasmesse dalle zanzare, ma si spingono oltre dimostrando “che questi effetti dipendono in modo consistente dalla scala temporale“. Una migliore comprensione di queste dinamiche potrebbe facilitare l’adozione di misure preventive più tempestive.

Chiara Troiano

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