Papa Francesco: “Il cibo basta per tutti, stop alla speculazione”

Il cibo c’è per tutti. Quello che non c’è è la giustizia sociale. Nella giornata Internazionale degli sprechi alimentari, Papa Francesco scrive a Qu Dongyu, direttore generale della Fao, e analizza il problema con lucidità. “Non possiamo accontentarci di esercizi retorici che si risolvono in dichiarazioni che non vengono messe in pratica per dimenticanza, meschinità o avidità”, tuona. Si rivolge ai grandi “centri di potere” , in cui deve risuonare il “grido degli affamati“: “È tempo di agire con urgenza e per il bene comune. È urgente che sia gli Stati che le grandi multinazionali, le associazioni e i singoli individui – tutti, nessuno escluso – rispondano in modo efficace e onesto“.

Ognuno di noi, avverte, è chiamato a riorientare consapevolmente e responsabilmente il proprio stile di vita, perché nessuno rimanga indietro e tutti abbiano il cibo di cui hanno bisogno, sia in quantità che in qualità: “Lo dobbiamo ai nostri cari, alle generazioni future e a coloro che sono colpiti dalla miseria economica ed esistenziale“.

Riprende le parole di Giovanni Paolo II e ricorda il “paradosso dell’abbondanza“, denunciato dal Pontefice polacco trent’anni fa, il 5 dicembre 1992, nel discorso di apertura della Conferenza sulla nutrizione: “C’è abbastanza cibo nel mondo perché nessuno vada a letto con lo stomaco vuoto! Le risorse alimentari prodotte sono più che sufficienti per sfamare 8 miliardi di persone. La questione, tuttavia, è quella della giustizia sociale, ovvero il modo in cui viene regolata la gestione delle risorse e la distribuzione della ricchezza“.

Il cibo non può essere oggetto di speculazione“, è lapidario Bergoglio. Non può esserlo perché dal cibo dipende la vita umana e in questo senso, affonda, “è uno scandalo che i grandi produttori incoraggino il consumismo compulsivo per arricchirsi, senza nemmeno considerare i reali bisogni degli esseri umani”. Il Papa chiede di fermare la speculazione alimentare e smettere di trattare il cibo, che è un bene fondamentale per tutti, come una “merce di scambio per pochi”.

Non dimentica poi che lo spreco o la perdita di cibo contribuiscono in modo significativo all’aumento delle emissioni di gas serra e quindi al cambiamento climatico e alle sue conseguenze: “La Terra che sfruttiamo avidamente geme a causa dei nostri eccessi consumistici e ci implora di smettere di maltrattarla e distruggerla invertendo la rotta delle nostre azioni“, afferma. Si tratta di “aguzzare la vista e aprire il cuore“, come chiedono i giovani: “Dando il meglio di noi per curare la Casa comune che è creata dalle mani di Dio e che dobbiamo custodire, rispondendo con le buone azioni al male che le facciamo“.

Giulia Proietto Billorello

Recent Posts

Amazon, innovazione globale per imballaggi passa dal Lab di Vercelli

L'Operations Innovation Lab di Vercelli è il primo hub di Amazon in Europa in cui…

8 ore ago

Si rafforza asse Italia-Germania. Urso: “Dazi Usa? Serve una politica industriale europea”

(Foto: Mimit) Un anno fa la firma del Piano d'azione italo-tedesco, oggi il primo forum…

9 ore ago

Imprese, Snam: Coinvolti 600 dipendenti nel roadshow contro violenza di genere

Ha fatto tappa oggi a Crema, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle…

10 ore ago

Petrolio, prezzo Brent in forte calo: 72,62 dollari al barile (-2-69%)

E' in forte calo il prezzo del Brent. In serata il greggio più 'nobile' accusa…

10 ore ago

Amazon, nel Lab di Vercelli test per buste bio-based. Entro l’anno novità su droni

Ideare e sperimentare nuove tecnologie per rendere sempre più sostenibile la filiera del packaging. È…

11 ore ago

Indonesia, a Sumatra 16 morti e 7 dispersi per inondazioni-2-

Inondazioni improvvise e frane hanno colpito quattro distretti della provincia di North Sumatra. Il distretto…

12 ore ago