Italgas in Grecia realizza 800 km reti. Gallo: “Pronti a rivedere al rialzo investimenti”. Nome brand sarà Enaon

Italgas accelera in Grecia, guardando alle rinnovabili, soprattutto al biometano. Con l’obiettivo del net-zero. Intanto, a 18 mesi dall’acquisizione delle greca Depa Infrastrucutre da parte del gruppo, sono stati realizzati 800 chilometri di reti, con 25 nuovi territori serviti. Un investimento totale di 900 milioni di euro, già annunciato nel Piano strategico al 2029, ma che l’azienda si dice pronta ad aumentare. Riorganizzando nel frattempo le società greche acquisite nel settembre 2022, Eda Thess, Deda ed Eda Attikis.

Il gruppo ha presentato infatti ad Atene il nuovo nome della holding Depa, che diventa Enaon, e della società operativa Deda, che sarà Enaon Eda. L’annuncio è stato dato dal Ceo di Italgas, Paolo Gallo, in occasione dell’inaugurazione del nuovo headquarter ateniese avvenuta alla presenza della presidente di Italgas, Benedetta Navarra, del Ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Theodoros Skylakakis, del Ministro dello Sviluppo, Kostas Skrekas. “Il percorso fatto è stato molto efficace e più veloce di quanto prevedevamo. L’accelerazione che volevamo dare agli investimenti è stata significativa e faremo ancora meglio nel 2024 focalizzandoci su questi per identificare le aree in cui la richiesta di connessione è maggiore. Mi aspetto un 2024 con risultati superiori al 2023, soprattutto in termini di capacità realizzati”, ha dichiarato l’ad.

Nel dettaglio, il gruppo ha già raggiunto alcune importanti milestone previste dal Piano in Grecia. Il programma ha permesso in questi mesi di realizzare alcuni importanti interventi di estensione e trasformazione digitale della rete di distribuzione del gas in diverse aree del Paese. Italgas prevede di superare gli 11mila chilometri di rete a fine Piano e di raggiungere poco meno di un milione di clienti.Questi sono i numeri che hanno quasi un anno di vita e che andremo a rivedere. A fine 2022 a 7.500 chilometri e speriamo che il nuovo piano porti a un raddoppio”, ha spiegato Gallo. In Italia il gruppo conta su 7,6 milioni di clienti, circa. Impossibile definire ora le cifre: i numeri saranno comunicati con l’aggiornamento del piano strategico del prossimo 12 giugno. “Abbiamo risultati tali che ci permetteranno di confermare un dividendo importante e che darà soddisfazione ai nostri azionisti”, ha anticipato il ceo escludendo una possibile quotazione della nuova realtà Enaon alla Borsa di Atene. Unica previsione: “Abbiamo un piano che prevede 900 milioni di investimenti al 2029 e lo avevano fatto lo scorso anno, conoscendo ancora poco la situazione greca e lo rivedremo. Credo che questo numero sarà rivisto a rialzo”.

Tra gli obiettivi del gruppo ci sono poi nuove aree e località: nel 2024 il programma è di attivare 13 nuove città, tra cui Patrasso e Giannina, oltre a tre regioni, Macedonia, Grecia Occidentale ed Epiro. Inoltre, nel solo 2023 sono stati posati 600 chilometri di reti ‘native digitali’ (+25,5% sul 2022 e +78% sul 2021) con oltre 23.000 nuove connessioni alla rete tra utenze residenziali, commerciali e industriali.

La nascita di Enaon e di Enaon Eda, che si occuperà dello sviluppo e della gestione del servizio, rappresenta per Italgas anche un ulteriore passo in avanti nel percorso intrapreso un anno e mezzo fa per supportare la Grecia nel phase-out da carbone e lignite verso gli obiettivi europei di decarbonizzazione. “La nostra esperienza nella trasformazione digitale delle reti permetterà anche alle reti di distribuzione greche di accogliere a breve biometano, idrogeno verde ed altri gas rinnovabili”, ha precisato Gallo. In occasione dell’unvealing del nuovo brand, Enaon ha sottoscritto un Protocollo di Intesa con Habio, l’Associazione Ellenica dei Produttori di Biogas che oggi rappresenta i gestori di 48 impianti di produzione che hanno già manifestato grande interesse per la conversione delle proprie produzioni in biometano da immettere nelle reti di distribuzione. L’intesa, sottoscritta da Barbara Morgante, Ceo di Enaon e da Alexandros Yfantis, presidente di HABIO, avrà una durata di 2 anni e sarà focalizzata sui diversi capitoli: dallo sviluppo di proposte normative, alla definizione dei parametri di connessione alle reti, dalla determinazione dei costi per l’ampliamento e il collegamento degli impianti, alla promozione della raccolta sostenibile della biomassa e dell’utilizzo del digestato come fertilizzante. Il biometano per Gallo “ è oggi una realtà e l’idrogeno, ancora troppo caro da produrre, lo sarà nel futuro”.

Valentina Innocente

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