PIERROBERTO FOLGIERO, AMMINISTRATORE DELEGATO FINCANTIERI
Ritorno all’utile dopo cinque anni per Fincantieri. Il gruppo della cantieristica e della difesa ha chiuso il 2024 con un risultato d’esercizio positivo per 27 milioni, “in anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale” e a fronte dei -53 milioni registrati un anno fa. “Un anno molto positivo”, annuncia l’ad Pierroberto Folgiero, per un gruppo che raccoglie “i primi i frutti della nostra strategia e visione industriale”.
Di fatto, il risultato netto rettificato è positivo per 57 milioni (-7 un anno fa). I ricavi sono aumentati del 6,2% a 8,128 miliardi di euro e l’ebitda è migliorato del 28% a 509 milioni, portando la marginalità sui ricavi al 6,3% (da 5,2%). La posizione finanziaria netta cala significativamente a 1,281 miliardi (da 2,27 miliardi) per un rapporto di indebitamento (debito/ebitda) pari a 3,3. La guidance fornita dalla società a novembre stimava ricavi sopra gli 8 miliardi di euro, il margine ebitda intorno al 6% e un rapporto tra indebitamento ed ebitda tra le 4,5 e le 5,5 volte. Nel 2024 il Gruppo ha acquisito “un livello record di nuovi ordini nel 2024, per un valore complessivo pari a 15,4 miliardi, un valore più che doppio rispetto al 2023, trainati in particolare dall’eccellente performance del segmento Shipbuilding”. Il backlog si attesta a 31 miliardi, in aumento del 34% rispetto a dicembre 2023. In tutto nel 2024 sono state venti le navi consegnate nel 2024, 98 quelle in portafoglio, con una produzione spalmata sino al 2036, incluso l’ordine per Norwegian Cruise Line siglato lo scorso febbraio. Come spiega l’ad, nel 2024 Fincantieri, oltre a presidiare la crescita del mercato cruise ed offshore, si è focalizzata sul mercato internazionale della difesa, “con l’espansione nel mercato della subacquea anche attraverso due acquisizioni ed una operazione di aumento di capitale”.
Nuovi maxi ordini che allungano la visibilità del backlog al 2036: il 5 febbraio scorso è stato firmato un accordo record con Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. per la costruzione di 4 nuove maxi navi da crociera, da circa 226 mila tonnellate di stazza lorda, destinate al brand Norwegian Cruise Line (NCL), con consegne previste fino al 2036. L’ordine si aggiunge ai contratti conclusi nel 2024 con gli armatori Crystal, Viking e Carnival, oltre che all’ordine della stessa NCHL per 6 nuove navi da crociera, siglato ad aprile 2024. Inoltre, si consolida la presenza di Fincantieri nel segmento underwater: il 14 gennaio scorso è stata finalizzata l’acquisizione della linea di business ‘Underwater Armaments & Systems’ di Leonardo mediante l’acquisto della società di nuova costituzione WASS Submarine Systems, consolidando il ruolo del gruppo come integratore tecnologico nel settore subacqueo. A livello internazionale, a novembre è stato firmato un Memorandum of Understanding con EDGE per sviluppare soluzioni avanzate per sistemi subacquei con e senza equipaggio negli Emirati Arabi Uniti attraverso la joint venture Maestral. Nel settore civile, Fincantieri e Sparkle hanno siglato un accordo per sviluppare tecnologie innovative per la sorveglianza e la protezione dei cavi di telecomunicazione sottomarini, infrastrutture strategiche per la connettività digitale globale.
La guidance 2025 vede i ricavi a circa 9 miliardi di euro e un EBITDA margin oltre il 7%, con un rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) in linea con il 2024. Questi risultati, spiega Folgiero, “sono frutto della nostra forza operativa, ma anche di una postura incentrata sulla disciplina finanziaria insieme ad un approccio industriale orientato all’innovazione dei prodotti e dei processi costruttivi”. E garantisce, in futuro “continueremo a creare valore per i nostri stakeholder e a rafforzare il ruolo di Fincantieri come riferimento globale nel nostro settore storico ed in tutte le sue adiacenze come la subacquea”.
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