II presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato l’Unione Europea di imporre dazi doganali se non ridurrà il suo surplus commerciale con Washington acquistando più petrolio e gas. E Bruxelles ha risposto di essere “pronta a discutere“. “Ho detto all’Unione europea che deve colmare il suo enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando su larga scala il nostro petrolio e il nostro gas”, ha scritto il repubblicano in un messaggio pubblicato sul suo social network Truth. “Altrimenti saranno le tariffe doganali a farla da padrone!!!”, ha minacciato. Nel suo commento, Trump sembra riferirsi al deficit commerciale degli Stati Uniti con l’Ue. Secondo i dati americani, le importazioni di beni dall’Ue ammontavano a 553,3 miliardi di dollari nel 2022, mentre le esportazioni dagli Stati Uniti verso i Ventisette rappresentavano 350,8 miliardi di dollari.
A Bruxelles, la Commissione europea ha reagito dicendosi pronta al dialogo. “Quello che vogliamo trasmettere e che abbiamo detto in numerose occasioni, compreso al livello più alto con la presidente von der Leyen, è che siamo pronti a discutere con il presidente eletto Trump su come possiamo rafforzare ulteriormente una relazione già solida, anche affrontando i nostri interessi comuni nel settore energetico”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per il commercio, Olof Gill. “L’Ue – ha aggiunto Gill – è impegnata a eliminare gradualmente le importazioni dalla Russia e a diversificare le nostre fonti di approvvigionamento. Non entreremo nei dettagli su ciò cosa potrebbe comportare in futuro, dato che la nuova amministrazione non è ancora in carica, ma le due cose che vorrei trasmettere sono che esiste un alto grado di complementarietà tra Ue e Usa in termini di relazioni commerciali ed economiche e la presidente ha segnalato la sua intenzione di entrare in una partnership molto costruttiva con la nuova amministrazione, anche sul tema energetico”, ha evidenziato. Inoltre, da Palazzo Berlaymont fanno notare che se l’Ue ha un surplus commerciale “sostanziale” nei beni, gli Stati Uniti lo hanno – sempre “sostanziale” – nei servizi. “Questo non viene sempre preso in considerazione nel tipo di messaggi a cui si riferisce”, ha aggiunto il portavoce.
Già all’inizio di novembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva ventilato la possibilità che gli Stati Uniti fornissero all’Ue una maggiore quantità di gas naturale liquefatto (Gnl) per sostituire il gas russo. E Trump, che entrerà in carica a gennaio, ha già minacciato di imporre tariffe severe ai partner commerciali statunitensi, tra cui Canada, Messico e Cina, che potrebbero avere un impatto sull’economia globale.
Intanto, il 6 dicembre l’Ue ha concluso i negoziati per il vasto accordo commerciale con i quattro Paesi sudamericani del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay) volto a creare una zona di libero scambio per 700 milioni di consumatori. E la presidente von der Leyen ha assicurato che l’accordo creerà ponti commerciali in un momento in cui “forti venti soffiano nella direzione opposta, verso l’isolamento e la frammentazione”. Anche perché, per il nuovo inquilino della Casa Bianca, le tariffe “usate correttamente” sarebbero positive per l’economia Usa. “Il nostro Paese attualmente sta perdendo contro tutti“, ha detto all’inizio della settimana. “Le tasse doganali arricchiranno il nostro Paese“, ha aggiunto.
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