Ucraina, nel piano Usa congelamento del fronte. Il nodo territori resta in sospeso

L’ultima versione del piano americano per l’Ucraina, negoziato per settimane tra Kiev e Washington, prevede un congelamento del fronte senza risolvere la questione di una possibile cessione di territori a Mosca. Lo conferma il presidente Volodymyr Zelensky.

Il piano, presentato circa un mese fa, è stato oggetto di negoziati separati con ucraini e russi, in particolare in Florida lo scorso fine settimana. Esso mira a porre fine a quasi quattro anni di guerra tra Russia e Ucraina, anche se l’accordo di Mosca, che non intende rinunciare ai propri obiettivi, non è ancora stato raggiunto.

Secondo Zelensky, la nuova versione del testo prevede che “la linea di schieramento delle truppe alla data del presente accordo sia la linea di contatto riconosciuta de facto”, una situazione che aprirebbe la strada a discussioni sulla creazione di possibili zone smilitarizzate.
“Un gruppo di lavoro si riunirà per determinare il ridispiegamento delle forze necessarie per porre fine al conflitto, nonché per definire i parametri delle possibili future zone economiche speciali”, ha aggiunto in un discorso pronunciato martedì ma diffuso mercoledì.
Secondo lui, tuttavia, i negoziati tra Kiev e Washington non hanno portato a un “consenso” su queste questioni territoriali, mentre Mosca chiede in particolare che Kiev le ceda la parte della regione orientale di Donetsk ancora sotto il suo controllo.
Zelensky si è detto “pronto a incontrare gli Stati Uniti a livello di leadership per affrontare le questioni delicate”, dopo aver già chiesto in passato un incontro trilaterale con il presidente russo Vladimir Putin.

Un’altra importante richiesta di Mosca ancora irrisolta: secondo Zelensky, la nuova versione del piano non richiede che l’Ucraina rinunci formalmente ad aderire alla NATO.
“Spetta alla NATO decidere se accogliere o meno l’Ucraina tra i suoi membri. E la nostra scelta è fatta. Abbiamo rinunciato a modificare la Costituzione ucraina per inserirvi che il Paese non aderirà alla NATO”, ha dichiarato il leader ucraino. Una precedente versione del piano redatta dagli Stati Uniti richiedeva a Kiev un impegno giuridico a non aderire all’Alleanza.

Per quanto riguarda la grande centrale nucleare di Zaporijjia, occupata dalla Russia dal 2022 e situata nel sud dell’Ucraina, il piano propone che sia gestita congiuntamente da Mosca, Kiev e Washington, un’ipotesi respinta da Volodymyr Zelensky.
“Per l’Ucraina, questo sembra molto inappropriato e non del tutto realistico”, ha dichiarato ai giornalisti, tra cui quelli dell’AFP.
Il presidente ucraino ha anche assicurato che il documento prevede che egli organizzi le elezioni presidenziali dopo la firma di un accordo che ponga fine alle ostilità.
Ha tuttavia precisato che qualsiasi accordo che preveda il ritiro delle truppe ucraine dovrà essere approvato con un referendum dagli ucraini, il che richiederebbe un cessate il fuoco di 60 giorni.
Zelensky ha detto di aspettarsi una risposta dalla Russia mercoledì su questa nuova versione del piano americano. “Avremo una reazione dai russi dopo che gli americani avranno parlato con loro”, ha dichiarato.