“Sono evidenti le ragioni geopolitiche” per accelerare su transizione verde e clima, che ora “non possono più aspettare“. Arriva da Davos, in Svizzera, dove è in corso il World Economic Forum, l’appello della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Il diretto risultato della guerra russa in Ucraina – ha spiegato – è l’aumento dei prezzi dell’energia e il taglio delle forniture del gas a Polonia, Bulgaria e Finlandia”. Come ha ricordato la numero uno dell’esecutivo comunitario, l’Ue ha già segnato la strada “con l’European Green Deal“, ma ora “dobbiamo accelerare la transizione e portare le nostre ambizioni a un livello più alto, in particolare con il piano RePowerEU, che ci condurrà fuori dalla dipendenza dalle fonti fossili russe”.
Il futuro, infatti, ha ribadito von der Leyen, è legato alla “diversificazione del gas” e “all’idrogeno, la nuova frontiera del network energetico europeo“. “L’economia del futuro – ha detto – non si baserà più sul petrolio e sul carbone, ma sulle terre rare, elementi cruciali per le transizioni gemelle verde e digitale”.
Il World Economic Forum è considerato il vertice delle élite mondiale e richiama a Davos circa 2500 ospiti. Al centro delle discussioni ci sono, naturalmente, le conseguenze della guerra in Ucraina (ieri il presidente Zeelensky è intervenuto con un videomessaggio), ma anche il clima, la transizione energetica e la crisi alimentare.
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