“Prima di tutto bisogna allungare i tempi di adozione e puntare sulla neutralità tecnologica. Considerando, per esempio, i biocarburanti. Il mercato non è pronto a una transizione così veloce: i consumatori non comprano auto elettriche, anche per il loro prezzo elevato. Sulla decarbonizzazione, il Green deal dovrebbe essere gestito con un approccio meno dogmatico da Bruxelles, serve una visione più flessibile. E un investimento massiccio in innovazione oltre a una proroga della deadline per evitare che il settore automotive europeo venga indebolito”. Lo dice Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria, in una intervista a La Stampa. Marcegaglia aggiunge: “Nel 2026 entrerà in vigore la Cbam, una direttiva che impone una tassa sulle materie prime provenienti da fuori Europa se hanno una maggiore intensità di emissioni di anidride carbonica rispetto a noi. Il risultato è che i produttori europei pagheranno di più le materie prime, mentre i prodotti extraeuropei continueranno a competere con i nostri, senza lo stesso sovrapprezzo. Così si rischia la de-industrializzazione. La burocrazia frena e complica ogni iniziativa e l’industria rischia di pagarne il prezzo. Penso anche a Industria 5.0: sono stati stanziati 6,3 miliardi, ma ottenere i fondi è così difficile che sono stati chiesti appena 100 milioni. Risorse che, invece, per le Pmi sarebbero fondamentali”.
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