“Confagricoltura è stata l’unica associazione italiana che ha combattuto per vie legali il Nutriscore, facendo ricorso al Garante della concorrenza e del mercato. L’Authority, due anni fa, riconobbe che il Nutriscore era caratterizzato da un’arbitraria classificazione degli alimenti e che, in mancanza di adeguati chiarimenti, avrebbe potuto indurre in errore il consumatore sulle proprie scelte. Quando Ursula von der Leyen è venuta a Roma per presentare la sua candidatura per il secondo mandato a capo della Commissione Ue, ho avuto la promessa di una battaglia comune contro il Nutriscore”. Così Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. In una intervista a Il Sole 24 Ore spiega sulla necessità di fare una battaglia comune: “Tutti noi dovremmo lavorare per rappresentarne gli interessi comuni. Certo mi piacerebbe, nel rispetto massimo di tutti i progetti portati avanti dalle altre associazioni, che ci fosse lo stesso rispetto per quello che facciamo noi. Se costruiamo un sistema di rappresentanze che litigano tutte le volte su quello che è l’attribuzione del valore aggiunto, non facciamo un buon servizio al Paese. Oggi più che mai, viste le sfide geopolitiche a cui ci troviamo di fronte, l’Italia deve avere il coraggio di guardare avanti con l’interesse di rafforzare il fondamentale pilastro dell’economia del Paese. Non è questo il momento delle polemiche”.
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