Sono entrate in vigore le tariffe dell’UE sui cereali provenienti da Russia e Bielorussia. Secondo il decreto del Consiglio europeo del 30 maggio, le tariffe sulle importazioni di grano dalla Russia e dalla Bielorussia sono state aumentate in modo significativo, raggiungendo il 50% del prezzo di mercato per alcuni cereali. Lo scrive l’agenzia di stampa russa Tass. “La Russia non è stata seriamente colpita da queste azioni”, dice il capo del Servizio federale per la supervisione veterinaria e fitosanitaria della Russia Sergey Dankvert. Secondo Dankvert, questo potrebbe causare automaticamente una perdita di capacità portuale per l’UE. “Hanno perso capacità per i fertilizzanti e perderanno capacità portuali anche per i cereali”, ha detto Dankvert. “Non abbiamo alcun timore. Per quanto riguarda i mercati, siamo sempre stati aperti alla diversificazione dei mercati, sia per l’importazione che per l’esportazione. Lavoriamo in modo efficiente in altre direzioni, in piena libertà. E, in questo momento, beneficiamo della diversificazione del mercato che ci hanno fatto fare”, ha detto il funzionario.
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