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Ambiente, a Firenze la startup che ‘corregge’ l’inquinamento con le piante


Monitorare la qualità dell’aria, ‘correggere’ i problemi di inquinamento e sottolineare come le piante possono migliorare la situazione. La startup Tea Group, nata a Signa (Firenze) a fine 2016, ha deciso di dedicare un’intera ala dell’azienda proprio all’ambiente: partiti dalla Toscana – con lavori a Prato, Arezzo, Livorno, Firenze, Pisa – poi il business si è espanso fino ad arrivare a collaborazioni con Autostrade per monitorare il tratto di strada del Brennero. La startup è candidata per l’edizione 2022 di Primavera d’Impresa, il premio alla creatività e all’innovazione imprenditoriale promosso dalla cooperativa Crisis, che conta 580 aziende rappresentative di tutte le province toscane, più il 5% di aziende fuori regione.

Uno dei cinque soci di Firenze è Alessandro Zaldei (che è anche ricercatore del Cnr). “Abbiamo grande attenzione per l’ambiente – spiega – e siamo in grado di monitorare dove la situazione necessita di correttivi Ad esempio, nella Piana di Lucca abbiamo creato un monitoraggio che ci permette di vedere l’impatto delle polveri sulla zona e la mitigazione con le piante. E abbiamo poi distribuito in tutto il mondo, grazie ad un accordo commerciale con una società italo-francese, 7mila device, piccole centraline che misurano i principali parametri dell’aria”. La startup ha collegamenti anche in Spagna: “Abbiamo sviluppato un’idea nuova, in collaborazione con la Regione Toscana – ha spiegato Zaldei -. In pratica monitoriamo la qualità dell’aria all’interno dei beni museali: in Spagna abbiamo iniziato col museo di Altamira”. In futuro l’obiettivo è estendersi sempre di più, oltre che continuare a diversificarsi. Da questo punto di vista Tea Group lavora nel settore militare (con assemblaggi elettromeccanici, montaggi schede elettroniche e cablaggi), nell’agricoltura di precisione e nella produzione e vendita di apparati illuminotecnici a led.

IT Withub

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