La Stampa ha pubblicato un estratto di ‘The climate book’, il libro scritto da Greta Thunberg. La giovane attivista svedese scrive: “Tante persone pensano ancora al cambiamento del clima come a un processo lineare e addirittura piuttosto innocuo. Però il clima non sta soltanto cambiando. Si sta destabilizzando. Si sta deteriorando. I delicati e ben bilanciati equilibri naturali e i cicli che costituiscono una parte vitale dei sistemi che sono di supporto alla vita sulla Terra si stanno alterando, e le conseguenze potrebbero essere catastrofiche”. Greta non si arrende: “Il cambiamento del clima è diventato una crisi prima del previsto. Molti ricercatori con i quali ho parlato sono rimasti sgomenti assistendo alla velocità con la quale questo fenomeno si sta intensificando. Uno dei risultati di questo fenomeno è che pochissime persone hanno saputo come reagire quando negli ultimi anni si sono palesati i primi segnali. Ancora meno persone hanno programmato come comunicare quello che sta accadendo”. La denuncia finale è questa: “La finalità di una azienda non è salvare il mondo, ma guadagnare il più possibile per mantenere felici gli azionisti e gli interessi del mercato. Le nostre leadership politiche hanno grandi occasioni, ma cercano di prendere le distanze dal problema. Non possiamo vivere sostenibilmente nel sistema economico di oggi. Ci stiamo avvicinando all’orlo del baratro. Qui, adesso, è giunta l’ora di tracciare una linea”.
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