Il periodo 2022- 2024, come ricostruisce il quarto ‘Rapporto Ispra sul Dissesto idrogeologico in Italia’ (Edizione 2024), “è stato segnato da eventi idro-meteorologici di eccezionale intensità”. Accadimenti quali “le esondazioni diffuse lungo le aste fluviali principali e secondarie nelle Marche del settembre 2022, le colate rapide di fango e detriti nell’isola di Ischia nel novembre 2022 con 12 morti, le alluvioni in Emilia-Romagna nel maggio 2023, con danni stimati in 8,6 miliardi di euro, le intense precipitazioni in Valle d’Aosta e Piemonte settentrionale nel giugno 2024”, ricostruiscono i ricercatori. Come riporta Il Sole 24 Ore, il risultato è un aumento del 15% della superficie del territorio italiano pericoloso per la presenza di frane. In termini assoluti si passa dai 60.481 chilometri quadrati del 2021 ai 69.553 del 2024, che equivalgono al 23% del territorio nazionale.
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