Dario Duse, country leader di Alix-Partner in Italia, sostiene che siano cinque le ragioni per cui le vendite di elettriche non crescono. “La quota di mercato in Europa è del 13%, si tratta di consumatori che vogliono un qualche cosa perché è nuovo, tecnologico, va di moda. È l’elite, non la massa”. Come spiega a Repubblica, il freno è “il prezzo. Oscilla tra il 40 e il 50% in più rispetto ai veicoli tradizionali”. E ancora: “Il 25% in più sarebbe accettabile per il 10-20% di consumatori in più. Con un prezzo maggiore del 10% la quota di acquirenti crescerebbe del 40-50%. E se tra termico ed elettrico non ci fosse differenza si arriverebbe ad un più 60-65% di consumatori”. C’è poi il valore una volta che si va a rivenderlo. “I veicoli a batteria, se rivenduti dopo tre anni, valgono il 50% in meno, valore troppo basso. La rete di ricarica delle colonnine è inadeguata. E questo crea la cosiddetta ansia da ricarica, soprattutto per gli usi fuori città e i chilometraggi elevati”. E poi c’è il tema del costo dell’energia: “Se non ci si collega alla rete di casa, ma alle colonnine – dice Duse – non ci sono vantaggi economici”.
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