I cambiamenti climatici sconvolgono le campagne dove si registra quest’anno un taglio del 10% del raccolto di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno mentre il grande caldo sta riducendo fino al 20% la produzione di latte nelle stalle assolate. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’ultima ondata di calore che sta scottando la verdura nei campi e la frutta sugli alberi. La morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Ma il caldo torrido ostacola pure le operazioni agronomiche e di raccolta che devono essere sospese nelle ore più bollenti per tutelare la salute dei lavoratori mentre diventa impossibile lavorare nelle serre.
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