“Per porre fine all’ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”. Ad annunciarlo in una nota congiunta sono Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Figisc-Confcommercio dopo le polemiche legate all’aumento dei prezzi del carburante, in seguito all’eliminazione degli sconti sulle accise scattati a inizio anno.
Vola l'export italiano a luglio, trainato dal commercio verso gli Stati Uniti, che registra un…
Si è svolto al Mimit l’incontro tecnico sulle manifestazioni d'interesse pervenute a seguito della consultazione…
"La Russia sta intensificando la guerra, non ponendovi fine, come dimostrano le recenti violazioni dello…
La crescita della produzione industriale e delle vendite al dettaglio in Cina ha subito un…
"FAI–Conftrasporto è da sempre sostenitrice di soluzioni che riducano l’impatto ambientale del trasporto, purché inserite…
Jerome Powell "deve tagliare i tassi di interesse ora e più di quanto avesse in…