Dal 205 al 2019 ammontano a quasi 120 milioni di euro i danni causati dai cinghiali all’agricoltura italiana. Complessivamente il 36% degli importi (circa 30 milioni di euro) per danni è riferito alle aree protette nazionali e regionali, la restante parte (circa 89 milioni) ad aree non protette. Sono alcuni dei risultati della prima indagine di dettaglio a scala nazionale realizzata da Ispra. Le regioni più colpite sono risultate Abruzzo e Piemonte rispettivamente con circa 18 e 17 milioni di euro nel periodo considerato. Altre tre regioni hanno fatto registrare oltre 10 milioni di euro di danni: Toscana, Campania e Lazio. Solo nella Provincia Autonoma di Bolzano non si rilevano danni all’agricoltura, in relazione alla distribuzione ancora molto limitata del cinghiale in questo contesto.
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