Nel 2024 i disastri naturali costeranno alle compagnie assicurative 140 miliardi di dollari, il terzo anno più costoso dal 1980, in un mondo alle prese con i cambiamenti climatici. Il conto delle perdite economiche è stato fissato a 320 miliardi di dollari, rispetto ai 268 miliardi del 2023, secondo il calcolo di Munich Re.
La valutazione del gruppo tedesco è molto vicina a quella presentata a dicembre da Swiss Re, l’altro leader mondiale della riassicurazione, che aveva annunciato perdite complessive per 310 miliardi di dollari. Tali importi superano di gran lunga le medie, al netto dell’inflazione, degli ultimi 10 e 30 anni. I due anni più costosi per il settore assicurativo sono stati il 2005, caratterizzato dall’uragano Katrina a New Orleans, e il 2017, con tre grandi uragani, Harvey, Irma e Maria, sottolinea Munich Re.
“La macchina meteorologica del nostro pianeta sta entrando in modalità ‘high-speed'”, ha affermato nello studio Tobias Grimm, climatologo capo del gruppo. Si prevede che il 2024 sarà l’anno più caldo nella storia globale. “La comunità globale deve finalmente agire e trovare modi per rafforzare la resilienza dei paesi che sono particolarmente a rischio”, osserva, mentre “le persone nei paesi che non hanno una protezione assicurativa o un sostegno pubblico per aiutarli a rimettersi in piedi” pagano un prezzo particolarmente alto.
(AFP)
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