“Oggi il nostro Paese si dota di uno strumento programmatorio che traccia con grande pragmatismo la nostra strada energetica e climatica, superando approcci velleitari del passato. È un Piano che abbiamo condiviso con i protagonisti della transizione, che non nasconde i passi ancora necessari per colmare alcuni gap, ma si concentra sulle grandi opportunità derivanti dallo sviluppo di tutte le fonti, senza preclusioni. Cito in particolare lo scenario sull’energia nucleare, sia da fissione nel medio termine (a partire dal 2035) che da fusione (a ridosso del 2050), che ci fa guardare avanti a un futuro possibile. Voglio ringraziare le strutture del Ministero, tutti i dicasteri e le società che hanno collaborato a questo prezioso lavoro”. Lo spiega il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, dopo aver inviato il Pniec a Bruxelles.
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