Saranno finanziati progetti per de-impermeabilizzare il suolo con la creazione di nuove infrastrutture verdi e la messa a dimora di essenze vegetali autoctone in grado di favorire l’assorbimento di CO2, con l’obiettivo di contrastare gli effetti dell’isola di calore. Saranno inoltre favorite soluzioni di ingegneria naturalistica per la gestione e recupero delle acque e la mitigazione degli effetti dei picchi di temperatura.
“Questi interventi – ha concluso – consentiranno di ripristinare le funzioni naturali del suolo: un prerequisito per l’adattamento alla crisi climatica e per la salvaguardia del bilancio idrico. Dobbiamo intervenire con idee nuove per limitare gli effetti degli eventi metereologici estremi e concentrati. È anche grazie a questi interventi che il modello Lombardia viene studiato e apprezzato a livello internazionale”.
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