“Il settore sanitario nel suo complesso ha un impatto climatico equivalente al 4,4% delle emissioni nette globali, equivalenti al gas serra prodotto da 514 centrali elettriche a carbone”. E’ quanto ha messo in evidenza Licia Soncini, presidente di Nomos, presentando uno studio sulle best practices in Italia per il settore farmaceutico all’evento ‘Pandemie, strategia farmaceutica e transizione ecologica: le sfide dell’Unione della salute e la guerra in Ucraina’, organizzato dalle redazioni di Gea e Eunews e in corso a Roma. I dati sono tratti da uno studio pubblicato da Healthcare Without Harm, l’unico studio disponibile al momento sull’argomento. “L’inquinamento farmaceutico fa male al pianeta. Se l’assistenza sanitaria fosse un Paese, sarebbe il quinto più grande emettitore” di CO2, ha sottolineato Soncini.
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