L’elettricità a 600 euro per megawattora (in Italia) e il gas che sfiora i 300 euro per megawattora ad Amsterdam mandano ko l’euro e le Borse. La moneta unica finisce sotto la parità col dollaro, come 20 anni fa, mentre Piazza Affari cede l’1,64%, in buona compagnia col resto dei listini occidentali. Inflazione e recessione, mix micidiale: la Bundesbank sostiene che i prezzi al consumo saliranno del 10% nelle prossime settimane in Germania, per cui la Bce alzerà bruscamente i tassi nella speranza di smorzare la corsa dell’inflazione, la quale nel frattempo provocherà recessione. Insomma, sarà stagnazione. Festeggia il Ftse Italia Energia che chiude la prima seduta settimanale in rialzo dell’1,11% con Eni (+1,61%) che svetta, forte della mega scoperta di un giacimento di gas al largo di Cipro. Salgono anche Italgas (+0,98%), Snam (+1,34%) e Terna (+1,11%), più sensibili al boom di luce e gas. Per il resto è un mare di rosso, con Saipem che cede il 6%. Fuori dal listino principale girano forte le pale eoliche di Alerion (+7,84%) e si accende pure algoWatt (+4,06%). L’indice Mib Esg saluta questo primo giorno della settimana con un -1,76% e torna sotto i mille punti.
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